IMU, CONTI TROPPO COMPLICATI: NESSUNA SANZIONE PER CHI SBAGLIA

È davvero l’incubo degli italiani: parliamo dell’Imu, che si sta rivelando una tassa davvero complicata, oltre che onerosa. Spetta al contribuente, infatti, calcolare la cifra dovuta e dividerla in quote per lo Stato e per il Comune. Le minacce di “rivolta fiscale” piovute da associazioni e comuni cittadini sembrano aver convinto il Governo a mostrare maggiore tolleranza: sono allo studio, in questo momento, delle strategie per evitare di far pagare le sanzioni previste per chi commetterà errori al momento del pagamento. Il Sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani ha aperto uno spiraglio, dichiarando come sia allo studio da parte del Governo un intervento che eviti una multa aggiuntiva a chi sbaglia i calcoli.
 
Altra “patata bollente” per il governo è la protesta dei sindaci, alcuni dei quali sono arrivati a proporre l’evasione fiscale, con l’obiettivo di contrastare il ritorno della tassazione sulla casa. A ben vedere, le protesta di molti sindaci sono legate alla doppia gestione degli introiti, al contempo comunali e statali: che la tradizionale fonte di introiti comunali sia ora divisa a metà con lo Stato non va giù a molti amministratori. Anche in questo senso il sottosegretario Ceriani si è mostrato possibilista, ipotizzando modifiche anche sostanziali alla gestione dei contributi, ma solo per il 2013.
 
Secondo il sottosegretario l’Imu non sarà così cattiva: il 30% dei proprietari sarà esente da pagamento, mentre il 70% pagherà, in media, circa 200 euro. Le distorsioni chiaramente rimangono: rispetto alla vecchia Ici, pagherà di più chi ha una rendita catastale alta, meno chi ha immobili dalla rendita bassa. Dato che la rendita non è esattamente indicativa del valore di una casa, la legge è sicuramente passibile di modifiche. Certo è che si tratta di una legge non inventata ex novo dal Governo, ma di una tassazione già prevista dal governo Berlusconi, che Monti ha solo scelto di anticipare.

 

Fonte: articolo di Vittoria Giannuzzi da immobiliare.it del 04/05/2012

Vedi le altre news